Archivio storico dell’Ist. Naz. di Statistica (case history)

CHD_Archivio_ISTAT

A partire dal 2006 l’Istat ha affidato alla Biblionova l’incarico di riorganizzare l’Archivio storico dell’Istituto. L’intervento ha avuto lo scopo di individuare i fondi e le serie che lo compongono al fine di raccogliere e valorizzare la documentazione conservata.
I fondi, una volta individuati, sono stati ordinati e descritti nella guida dell’Archivio e sul software Samira, cercando di ricostruire l’assetto archivistico dato alle carte dai soggetti produttori, recuperando le strutture e l’ambito di attività in cui operavano.
L’Archivio è composto dai documenti originali prodotti ed acquisiti dall’Istituto dalle sue origini ai giorni nostri.
La documentazione relativa ai fondi dei presidenti dell’Istituto e del Consiglio superiore di statistica è di sicuro la più importante di tutto l’Archivio che, in relazione con l’Archivio fotografico, è in grado di documentare e far rivivere gli uomini che in quegli anni sono stati autori e attori della statistica e della storia del nostro Paese.
Particolare interesse rivestono i ritratti degli statistici italiani del 1800 e le foto di gruppo dei partecipanti alla Prima sessione dell’Istituto internazionale di statistica (Roma, 12-16 aprile 1887), che testimoniano l’importanza, già a quell’epoca, della statistica Italiana in Europa.
Dall’insediamento del Consiglio superiore di statistica, fondato da Mussolini nel 1926, di cui ci rimangono oltre le foto ed i verbali, il discorso inaugurale, si evince il potenziamento e lo sviluppo della statistica e la nascita del nuovo istituto, ad opera del presidente Corrado Gini. Le carte del Comitato tecnico dell’Istituto documentano i primi esperimenti di rilevazione statistica demografica, giudiziaria e razziale del presidente Franco Rodolfo Savorgnan mentre le fotografie di gruppo degli eventi ufficiali del presidente con i rappresentanti del Regime fascista e la regina Maria Josè, testimoniano lo stretto rapporto tra i vertici dell’Istituto e gli organi di governo.
I fondi presidenziali più corposi sono quelli relativi ai mandati di Giuseppe De Meo e Guido Maria Rey. Sotto la guida del primo l’Istituto ha accresciuto i propri compiti, allargando e potenziando il proprio coinvolgimento all’interno di molteplici organismi, così come testimonia la fitta corrispondenza con membri del Governo italiano e con studiosi di fama internazionale. A Guido Maria Rey si deve il percorso di rinnovamento dell’Istituto, volto ad avvicinare ulteriormente la statistica ufficiale italiana ai modelli di altri paesi europei.
Non minor importanza rivestono per gli studi storici i fondi archivistici del Servizio personale e della Ragioneria che documentano il trasferimento dell’Istituto a Venezia durante la Repubblica Sociale Italiana e la ricostruzione del dopoguerra attraverso i procedimenti disciplinari di epurazione del personale trasferitosi nella sede del Nord.
L’Archivio storico Istat si è rivelato una fonte inesauribile di notizie storiche, statistiche e culturali ed altre ancora se ne attendono in rapporto alle attività di ordinamento di nuovi fondi che la Biblionova ad oggi continua ad operare all’interno dell’ente.

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