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circolare138

Contributi per le biblioteche non statali: pubblicata la nuova circolare della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore

E’ stata pubblicata sul sito della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore la nuova Circolare disciplinante la richiesta di Contributi per il funzionamento e per le attività delle biblioteche non statali aperte al pubblico.
La Circolare abroga e sostituisce la n. 138/2002 e introduce una nuova modalità di presentazione della domanda che da quest’anno avverrà esclusivamente tramite piattaforma informatica.
Il legale rappresentante dell’ente proprietario della biblioteca, fornito di firma digitale, dovrà presentare in totale dematerializzazione la richiesta di contributo per la biblioteca interessata, avvalendosi della piattaforma informatica raggiungibile sul sito:
https://www.librari.beniculturali.it/it/contributi/biblioteche-non-statali/Sportello-domande/

La piattaforma, aperta dalle ore 12.00 del 6 aprile 2021, chiuderà alle ore 12 del 6 maggio 2021, termine ultimo anche per l’inserimento della rendicontazione del contributo concesso per l’anno 2020.

Destinatari del finanziamento sono le biblioteche non statali aperte al pubblico con esclusione di quelle di competenza regionale sulla base di progetti di valorizzazione del patrimonio bibliografico e di potenziamento delle strutture.

I requisiti richiesti sono i seguenti:

  • appartenere a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, di cui all’art. 10 comma 1 del Codice dei beni culturali;
  • avere un direttore responsabile;
  • essere dotate di un regolamento interno;
  • effettuare un’apertura al pubblico per almeno dodici ore settimanali;
  • operare in SBN oppure chiedere il contributo finalizzato all’inserimento in SBN.

Per altre informazioni si rimanda al testo integrale della circolare, alle Linee Guida e alle Faq sul sito della Direzione generale.

OpenAccessFormazione

L’Open Access e i nuovi compiti dei professionisti dell’informazione, bibliotecari, documentalisti e archivisti

La dichiarazione della Budapest Open Access Initiative siglata il 14 febbraio 2002 si chiudeva con una call to actions rivolta a tutti i produttori e fruitori di informazione: “Invitiamo governi, università, biblioteche, direttori di riviste, editori, fondazioni, associazioni scientifiche, associazioni professionali e singoli studiosi che condividono la nostra prospettiva, a unirsi a noi nel compito di rimuovere le barriere all’accesso aperto e costruire un futuro in cui la ricerca e l’istruzione possano prosperare più liberamente in ogni parte del mondo.”
Vent’anni dopo l’emergenza sanitaria ha mosso i ricercatori di area medica ad una nuova chiamata: “Calling all coronavirus researchers: keep sharing, stay open” titola l’editoriale di Nature del 4 febbraio 2020.
Nel periodo storico che stiamo vivendo forti sono le spinte che danno nuovo vigore all’Open Access: due su tutte, una contingente è l’emergenza sanitaria, l’altra è la nuova “cultura orizzontale” della rete, in cui l’informazione e i dati sono condivisi, co-prodotti in assenza di gerarchie e dove la validazione è data dalla reputazione assegnata dalla comunità.
Tempestività, trasparenza, autonomia nella valutazione, condivisione, circolazione gratuita dei dati, sono tutti elementi ben chiari ai professionisti dell’informazione, bibliotecari, documentalisti, archivisti che sono stati in prima linea fin dall’inizio del movimento per l’accesso aperto.
Fornire le conoscenze e le capacità di gestire gli strumenti dell’Open Access è l’obiettivo del prossimo corso di formazione Biblionova “Vent’anni dopo: progetti e prospettive dell’Accesso Aperto”.
La Professoressa Paola Castellucci ci condurrà all’interno del mondo Open Access attraversando la storia del movimento e dei suoi protagonisti per arrivare al ruolo attuale di bibliotecari, documentalisti e archivisti. Verranno analizzati i repository (offerta informativa, struttura, policy di pubblicazione e valutazione, quadro normativo) fornendo le conoscenze necessarie a individuare le banche dati OA adatte alle diverse esigenze informative e le relative tecniche di information retrieval, metadatazione, archiviazione dei documenti e valutazione delle fonti.
L’appuntamento è per il 19, 23 e 26 aprile 2021, su piattaforma Zoom.
Per iscrizioni e informazioni potete contattare la nostra Segreteria scrivendo a info@biblionova.it o chiamando allo 06. 39742906.

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La giusta misura e la scelta del libro adatto nella promozione della lettura

“Every reader his book”, così recita la seconda delle cinque leggi della biblioteconomia di Shiyali Ramamrita Ranganathan che restano, a distanza di quasi 90 anni, un faro cui guardare nel mare dei cambiamenti del mestiere del bibliotecario.
Trovare il libro “adatto” è ancora più importante quando ci troviamo a lavorare con i ragazzi.
Per questo alla base di qualsiasi percorso di promozione della lettura deve esserci necessariamente una profonda conoscenza della produzione editoriale di settore.

Queste le premesse del prossimo corso di formazione Biblionova dal titolo esplicativo: La giusta misura. Percorsi di promozione della lettura per bambini e ragazzi tra 7 e 14 anni, una “giusta misura” che va cucita e adattata alle caratteristiche dei nostri giovani lettori.
A guidarci in questo percorso sarà Caterina Ramonda, esperta di promozione della lettura ed editoria per ragazzi, e, tra le altre cose, redattrice del blog Biblioragazzi e della rivista Andersen.

Le tre giornate di formazione saranno dedicate soprattutto alle forme narrative del racconto, racconto illustrato, raccolte di racconti, per passare poi al potere delle immagini negli albi illustrati e nelle graphic novel.

Il corso è rivolto a bibliotecari di biblioteche pubbliche e private con sezione ragazzi, bibliotecari scolastici, insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado, promotori della lettura, librai.

L’appuntamento è per il 2, 5 e 9 marzo 2021, su piattaforma Zoom.

Per iscrizioni e informazioni potete contattare la nostra Segreteria scrivendo a info@biblionova.it o chiamando allo 06. 39742906.

stelline2021

Convegno Stelline 2021: la capacità di (ri)innovarsi

Capacità di (ri)innovarsi e volontà di esserci avevano già contraddistinto l’edizione del Convegno Stelline 2020 nel quale gli organizzatori erano stati costretti prima a rimandare l’appuntamento annuale in presenza a Milano, poi a sperimentare una nuova formula ibrida, con una parte dei relatori e del pubblico presenti nel Palazzo delle Stelline e un’altra a seguire da remoto. A preparare il terreno, gli incontri in streaming “Verso il convegno delle Stelline”, dialoghi tra esperti del nostro settore, leggeri, piacevoli, ricchi di contenuti e di spunti di riflessione.

La formula “ibrida”, che, come in altre esperienze digitali accelerate dalla pandemia è risultata vincente per la capacità di allargare il pubblico nei numeri ma soprattutto nell’estensione geografica, verrà comunque riconfermata. A questo si aggiungerà una forma “diffusa” del convegno che coinvolgerà quattro città: Torino, Firenze, Napoli e Milano.

Duplice lo scopo, a detta degli organizzatori: “dare vita a ulteriori momenti qualificanti nel segno dello storico Convegno delle Stelline declinandoli con le realtà locali e favorire una partecipazione più ampia attraverso la modalità online o, qualora le condizioni lo permettessero, anche in presenza.”

Il titolo dell’evento è, a  nostro avviso illuminante (ci complimentiamo con chi lo ha pensato): “La biblioteca piattaforma della conoscenza, collaborativa, inclusiva, reticolare”. Ogni singola parola apre un mondo di significati e di prospettive per le biblioteche dell’immediato futuro che devono trovare la loro identità nella capacità quasi “tecnica” (anche a questo fa pensare il termine piattaforma), di creare connessioni superando le distanze fisiche, sociali, economiche.

Non vediamo l’ora che arrivi il 25 febbraio, prima tappa del percorso che partirà da Torino e arriverà a settembre nella cornice tradizionale di Milano.

P.S. Qui trovate tutte il informazioni: https://www.convegnostelline.com/

Ortolani

Comunicazione scritta efficace: una conoscenza indispensabile

Quanto scriviamo durante la nostra giornata lavorativa? Quali contenuti passano attraverso la comunicazione scritta? Quanta attenzione poniamo a ciò che scriviamo? Riusciamo ad essere efficaci? Siamo in grado di modificare la nostra scrittura in base alle diverse situazioni, ai diversi interlocutori e ai diversi strumenti di comunicazione?

Saper scrivere è una competenza base la cui acquisizione è prevista già dalla scuola primaria, competenza che forse, nel corso della vita, viene trascurata e data per scontata. Di contro, soprattutto nel nostro lavoro, è un’attività quotidiana fondamentale cui affidiamo la maggior parte delle relazioni interpersonali fatte di progetti, comunicazione di risultati, trasmissione di informazione e molto altro ancora.

Conoscere i principi e gli strumenti della comunicazione scritta in ambito culturale e riuscire ad essere efficaci è dunque fondamentale.

Per questo abbiamo pensato ad un corso di formazione su Come rendere efficace la tua comunicazione scritta: principi e strumenti, che si terrà su piattaforma Zoom il 15 e 17 febbraio dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

La docente, Silvia Ortolani, consulente e trainer nel settore della comunicazione e delle relazioni, ci guiderà in questo percorso strategico per il nostro lavoro quotidiano.

Per informazioni e iscrizioni potete contattare la nostra Segreteria scrivendo a info@biblionova.it oppure telefonando allo 06.39742906.

Corsi online 2021

Formazione Biblionova: i primi tre corsi online del 2021

Nell’attesa di riprendere i corsi in presenza e di rivederci nuovamente in aula, proseguiamo anche nel nuovo anno con i nostri corsi online.

Questi gli appuntamenti in calendario per l’inizio del 2021:

📌 Real Time Reference: il servizio di Reference digitale dal web al mobile, 15, 22 e 29 gennaio 2021 – Docenti: Tatiana Wakefield e Cristina Bambini (Biblioteca S. Giorgio di Pistoia)

📌 Come rendere efficace la tua comunicazione scritta: principi e strumenti, 15 e 17 febbraio 2021 – Docente: Silvia Ortolani (Consulente e trainer nel settore della comunicazione e delle relazioni)

📌 La giusta misura: percorsi di promozione della lettura per bambini e ragazzi tra 7 e 14 anni, 2, 5 e 9 marzo 2021 – Docente: Caterina Ramonda (Referente delle Biblioteche dell’Unione del Fossanese; redattrice del blog Le Letture di Biblioragazzi)

 

I nostri corsi si tengono su piattaforma Zoom e prevedono un massimo di 25 partecipanti.

Per informazioni e iscrizioni potete contattare la nostra Segreteria scrivendo a info@biblionova.it oppure chiamando in orario di ufficio allo 06.39742906.

 

Buona formazione a tutti!!!

 

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Calendario Biblionova 2021: parola d’ordine “leggerezza”

Stanno arrivando ai nostri colleghi, clienti, amici, soci e collaboratori le copie del Calendario Biblionova 2021 e con loro ritornano tanti ringraziamenti e, lo diciamo con soddisfazione ma senza presunzione, tanti complimenti per l’idea e la realizzazione grafica.

Ne siamo molto contente non perché il nostro ego così è soddisfatto, ma perché è arrivato il messaggio che volevamo trasmettere e questo non è mai facile né scontato per chi, come noi, non fa il “comunicatore” di professione.

L’idea si è accesa come una lampadina nella testa di Luisa a fine marzo, durante il periodo del lockdown, quando ancora per tutti era una novità destinata a durare un tempo ragionevole, ma il senso di “limitazione” si sentiva già forte. Cosa ci era stato tolto? Cosa ci mancava? Di cosa difficilmente riusciamo a fare a meno, esclusi ovviamente la salvaguardia della salute e i bisogni primari?

“Parliamo di quello che ci fa stare bene, al di fuori e oltre il lavoro!”

“A me per esempio manca…” E da lì ognuno di noi ha chiuso gli occhi e ha iniziato ad immaginare…

Abbiamo deciso così di raccogliere le suggestioni dei nostri soci e collaboratori, scegliendo, per una volta, di non mettere al centro del nostro calendario libri, carte d’archivio, scaffali, lettura, ma di presentarci con le nostre immagini intime di benessere: anche questa (e forse soprattutto questa) è Biblionova!

A tradurre le suggestioni e le parole in immagine ci ha pensato in modo eccellente Livia Massaccesi, visual designer dalla sensibilità rara.

Cosa volevamo regalare ai destinatari del nostro calendario? Un messaggio di leggerezza che li accompagnasse durante tutto il 2021.

Speriamo di esserci riuscite e che ognuno di voi possa trovare, tra le 12 immagini, quella che lo faccia “planare sulle cose del mondo”, leggero come una piuma.

 

 

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Smart libraries di emergenza: quando la formazione è radicata nella pratica quotidiana

Quante volte vi è capitato di partecipare ad un corso di formazione o aggiornamento professionale e mettere in pratica la sera stessa o il giorno successivo quello che avete ascoltato e appreso in aula?

E’ capitato forse più spesso mettere nel cassetto della scrivania, del desktop e della memoria, appunti, slide e registrazioni di bellissimi corsi, tenerli lì per mesi e ritirarli fuori all’occasione… sempre utilissimi, ma ormai lontani dal momento in cui li avete immagazzinati.

Questa differenza di applicabilità non dipende dalla qualità del percorso didattico, né tanto meno dalla preparazione del docente; prima o poi tutto ciò che si è appreso viene ri-utilizzato nella pratica professionale e contribuisce ad arricchire il nostro bagaglio personale.
Il corso di formazione online organizzato da Biblionova con la docenza della dottoressa Paola Manoni dal titolo Smart libraries di emergenza: come utilizzare le piattaforme di comunicazione per i servizi di biblioteca, conclusosi il 12 ottobre, è uno di quei corsi i cui appunti sono rimasti per poco tempo chiusi nel cassetto ed che ha avuto, invece e come è naturale che fosse, un utilizzo immediato.

Ci è capitato personalmente, il giorno dopo il corso, di dover risolvere una questione molto pratica e urgente: come poter riconfigurare un router in seguito ad un guasto dovuto ad un temporale? Bisognerebbe poter accedere da remoto al desktop del nostro pc… Riprendiamo gli appunti (per fortuna un bel gruppo di soci e collaboratori Biblionova ha partecipato al corso), ci ricordiamo che la dottoressa Manoni ha parlato di questa eventualità… troviamo tra le righe i riferimenti a AnyDesk e TeamViewer, installiamo AnyDesk (noi e chi sa riconfigurare il router) e risolviamo il problema in modo rapido, sicuro e gratuito.

Abbiamo uno strumento nuovo nella nostra cassetta degli attrezzi e siamo stati in grado di gestire l’emergenza. Ci è sembrato un ottimo risultato!

Parola chiave di questo corso è, a nostro avviso, non tanto l’aggettivo “Smart” affiancato a biblioteche (che dobbiamo imparare ad essere “smart” lo sappiamo bene ormai), ma piuttosto il termine “emergenza”. L’idea è nata proprio dalla volontà di fornire ai bibliotecari ciò di cui in questo momento particolare hanno più bisogno.

Emergenza quindi è da intendersi in diversi modi: emergenza sanitaria (quella che stiamo vivendo, il contesto attuale), emergenza di conoscenze e competenze (bisogni nuovi, venuti a galla con più forza in questi mesi), emergenza dello smart working (come riuscire a lavorare con apparati, spazi e tempi casalinghi), emergenza nei servizi (come e cosa fornire ai nostri utenti).

Cosa abbiamo imparato dalle 3 sezioni online del corso sulle “Smart libraries di emergenza”? Tra le tante cose che potremmo elencare ci preme metterne in evidenza alcune. Abbiamo imparato soprattutto che: dobbiamo essere consapevoli delle nostre “infrastrutture” casalinghe; che esistono tantissimi strumenti nel web spesso facili da usare, gratuiti e con potenzialità enormi; che è necessario “sporcarsi le mani” e “smanettare”; che abbiamo grandi potenzialità per comunicare i dati online; che esiste una “comunicazione “di emergenza” nella quale tutto questo va inserito.

Abbiamo anche avuto conferma del fatto che mettersi nell’ottica di saper gestire l’emergenza è fondamentale, così come imparare dall’emergenza stessa, considerandola un terreno di sperimentazione e creatività.

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Stelline 2020: seconda giornata di lavori

Oggi pomeriggio è calato il sipario sulla 25° edizione del Convegno Stelline 2020, una edizione “ibrida” per necessità, fortemente voluta dagli organizzatori, che ringraziamo per l’impegno e la tenacia.

E’ stata la giornata del racconto delle esperienze, a testimonianza del fatto che alcune biblioteche sono già in viaggio verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, mettendo in atto quella che da sempre è la vocazione del servizio bibliotecario: offrire alle persone (gli utenti, i non utenti, gli irraggiungibili) i mezzi per elevarsi culturalmente, socialmente ed economicamente in un ecosistema di abilità interconnesse indispensabili alla partecipazione attiva alla cittadinanza.

Dai lavori di oggi usciamo con una domanda centrale e propedeutica, a nostro avviso, rispetto a tutte le altre riflessioni sul rapporto tra biblioteche e sostenibilità:La professione bibliotecaria in Italia: un lavoro “sostenibile?”.

La domanda è quella esplicitata dalla relazione di Maddalena Battaggia che ha parlato del suo studio sulla figura del bibliotecario riportando le parole stesse dei protagonisti. Ci sono le condizioni lavorative per una progettualità sostenibile? La sostenibilità della professione deve necessariamente passare per la soddisfazione, il riconoscimento e gli aspetti contrattuali, aspetti che sembrano drammaticamente mancare a detta dei diretti interessati.

Tra le parole ricavate dalle interviste fatte da Maddalena Battaggia abbiamo intercettato evidenze preoccupanti: “naufragio dell’entusiasmo”; “ma tu di lavoro esattamente cosa fai?”; “disagio di fondo”; “autoreferenzialità” unita a un durissimo “ce lo meritiamo!”; infine il pericolo maggiore, la “perdita di giovinezza” riconducibile forse al “naufragio dell’entusiasmo” iniziale.

Certamente, aggiungiamo noi, non tutti i bibliotecari sono insoddisfatti e privi di motivazione, anzi.

Quello che però ci sembra importante è sottolineare che tutti i discorsi sulle biblioteche devono avere come premessa necessaria il benessere lavorativo e la formazione professionale del bibliotecario.

 

Oltre all’invito a spostare lo sguardo dalle biblioteche ai bibliotecari, dalle due giornate raccogliamo anche l’esortazione di Chiara Faggiolani a “raccontare” le nostre esperienze, sull’esempio di quanto fatto dall’IFLA nel portale Library map of the world.

 

IL NOSTRO BILANCIO DELLE STELLINE 2020:

PRO: voler fare comunque e nonostante tutto il Convegno ha rappresentato un atto di resilienza e di ricostruzione di uno spazio sociale di cui abbiamo tutti bisogno.

CONTRO: per noi che abbiamo seguito online si è sentita la fatica di stare davanti allo schermo per tante ore e sono mancate le relazioni extra-sessioni.

SUGGERIMENTI: (ma gli organizzatori ci avranno già pensato) la formula ibrida ha dei lati positivi, ci ha permesso di ridurre le distanze e coinvolgere protagonisti di tutta Italia; si può pensare di ripetere l’esperienza.

SPERANZE: stringerci la mano l’anno prossimo, alla 26° edizione del Convegno Stelline 2021.

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Stelline 2020: suggestioni dalla prima giornata

Lunedì 15 settembre, ore 18.15: si è appena conclusa la prima giornata del Convegno Stelline. Quest’anno abbiamo seguito da remoto: ci siamo risparmiate il consueto mal di piedi ma ci è mancato molto… tutto il resto.
Le suggestioni sono state tante: proviamo a riportarvene qualcuna, senza la pretesa di essere esaustive e facendo una scelta inevitabilmente soggettiva di ciò che ci ha colpito di più. Non scriveremo un resoconto preciso di ciò che abbiamo sentito ma ci teniamo a lasciare alcune immagini, poche parole, che hanno attirato la nostra attenzione durante una giornata ricca di contenuti.

Iniziamo dalla fine, sia perché il ricordo è fresco, sia perché, senza voler togliere nulla agli altri relatori, Antonella Agnoli ha un modo sempre “bruciante” (per definizione della moderatrice, Maria Stella Rasetti) di offrire riflessioni.
“Immaginate che Salaborsa chiuda…”, queste le parole che la Agnoli aveva già scritto nella sua relazione prima dell’emergenza Covid. Premonizione? Fantascienza? Cosa ha perso la città con la chiusura di Salaborsa? Lo abbiamo chiesto ai bibliotecari e agli utenti fedeli ma non conosciamo l’impatto che questo ha avuto sui cittadini. I bibliotecari, in generale, hanno continuato quando potevano a offrire servizi tradizionali (prestito, reference…) ma hanno perso l’occasione di guardare oltre. Una biblioteca sostenibile è una biblioteca che pensa ai rapporti con la città e che progetta, insieme ai cittadini, servizi immediatamente utili. Non ci sono modelli di biblioteca. E’ necessario costruire luoghi sociali.
Le biblioteche non fanno parte di nessuna strategia nazionale: dobbiamo diventare strategici per la politica e le associazioni professionali devono prendere posizione contro la burocrazia insensata del “non si può fare”.
Necessario puntare e investire sui giovani, sono coloro che ne hanno più bisogno e sono esclusi da tutto.

Del resto della giornata riportiamo alcuni temi ricorrenti più volte emersi, sul ruolo delle biblioteche nel contesto attuale e nel viaggio verso gli obiettivi dell’Agenda 2030:

  • la missione della biblioteca nel riavvicinamento sociale, pur mantenendo il distanziamento fisico (Stefano Parise)
  • il bisogno, già noto ma emerso con forte evidenza negli ultimi mesi, di avere le necessarie competenze per una partecipazione attiva alla vita sociale e il ruolo “abilitante” (Pierluigi Sacco) della biblioteca
  • le biblioteche devono essere molto “militanti: se non ora quando?” ed “evitare il rischio di parlarsi addosso e di farsela addosso” (Paola Dubini)
  • le istituzioni culturali hanno una enorme responsabilità sociale, devono allentare i vincoli che si sono creati: i vincoli devono essere “materiali da costruzione”, è necessario entrarci dentro e sperimentare; le biblioteche sono lo spazio di “manutenzione e costruzione della cittadinanza”; “il tema non è quello dei cm” da rispettare. E’ necessario rassicurare il nostro pubblico che ha paura, ma abbiamo bisogno di procedure standard uguali per tutti (Luca Dal Pozzolo)
  • importante analizzare il fabbisogno formativo dei bibliotecari (Adriano Solidoro)

Arrivederci a domani!!!

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    Redazione e aggiornamento del sito web a cura di Laura Ciallella e Silvia Sarti.