La nascita
Biblionova nasce il 31 maggio 1978.
Biblionova nasce il 31 maggio 1978 quando 19 soci fondatori decidono di dar vita a un’avventura incentrata sulla cooperazione e sulla professionalità. Da subito Biblionova si caratterizza per il suo forte legame con il territorio, diventando un punto di riferimento stabile per le attività di catalogazione e gestione delle raccolte documentarie della Regione Lazio e di Roma in particolare.
Biblionova nasce il 31 maggio 1978
Biblionova nasce il 31 maggio 1978.
Il nostro esordio nel mondo delle biblioteche con lavori di progettazione e catalogazione presso il Centro sistema bibliotecario urbano del Comune di Roma, la Biblioteca dell’Istituto di archeologia e storia dell’arte e l’IDISU (Istituto per il diritto allo studio universitario)
Il primo corso di formazione professionale on demand organizzato per l’AGIP Petroli. La Biblionova compie 10 anni!
Partecipiamo alla nascita ed evoluzione di SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) lavorando per l’Università degli studi dell’Aquila, l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, la Società geografica italiana, l’ISTAT, la Biblioteca nazionale centrale di Roma, l’Istituto italiano per il medio ed estremo oriente, l'Istituto dell'Enciclopedia italiana "G.Treccani", l’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).
Collaboriamo con la Biblioteca del Progetto Antartide dell’ENEA.
Facciamo il nostro ingresso nel mondo degli archivi partecipando alla riorganizzazione e schedatura informatizzata di fondi dell’Archivio storico della Democrazia Cristiana (DC).
Cataloghiamo le cinquecentine della Biblioteca Casanatense.
Affrontiamo la nuova sfida della documentazione di programmi radiofonici e televisivi per Rai Teche.
Inauguriamo, in collaborazione con il Consorzio BAICR, il corso di formazione online per operatori di biblioteche e centri di documentazione.
Per la Fondazione Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma abbiamo catalogato musica a stampa e manoscritta, spartiti e libretti d’opera.
Partecipiamo al progetto di digitalizzazione di manoscritti e incunaboli presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
“Auguri per il vostro 30° compleanno e tanti di questi giorni. Se ripenso a come eravamo quando siamo nati, alla confusione, alle ingenuità, alle rigidità di allora, mi viene da sorridere. Io non conosco, se non da fuori, la storia recente della Cooperativa: ne sono fuori da troppi anni per scelte e indirizzi di vita che il destino ha voluto diversi. Mi pare, però, che una cosa sia rimasta viva da allora, ossia il desiderio di lavorare insieme. Se Biblionova è non solo “sopravvissuta”, ma è viva e cresciuta, non credo che sia solo per il valore e l’alta professionalità che pure sono un fattore essenziale, ma forse anche perché, nonostante tutto, errori, disaccordi, discussioni anche accanite, quella che è rimasta e vi ha sostenuto in questi lunghi anni, è proprio la voglia di lavorare insieme, di “essere” insieme, in qualche misura di “fare comunità”. E Dio sa se ce n’è bisogno, in questo mondo sempre più frammentato e pieno di odio! L’augurio più bello che posso farvi, allora, è quello di continuare così, “a lavorare insieme”. (Parole di Silvia Bazzocchi socia fondatrice e primo presidente)
Martedì 8 marzo 2015, in occasione della giornata della donna, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha premiato la nostra cooperativa per Bibliowalking, progetto mirato alla promozione delle biblioteche e dei luoghi del libro, nell’ambito della seconda edizione del bando “Innovazione: sostantivo femminile”.
Cominciò così, esattamente quarant’anni fa ; un pomeriggio romano caldo ed assolato, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Argentina. Nei mesi precedenti quel piccolo gruppetto di futuri “ex 285”, assemblato un po' per caso, aveva cercato di capire cosa volesse dire costituire una cooperativa. Questa parola riconduceva alla storia italiana del lavoro della fine del secolo precedente, quando lo stato sociale era ancora qualcosa di molto lontano e il mondo del mutualismo cooperativo suppliva in minima parte alle conquiste che le organizzazioni dei lavoratori avrebbero costruito e consolidato negli anni settanta del Novecento. Prefettura, Lega delle cooperative, lo studio di un commercialista genitore di una nostra compagna di avventura, un avvocato amico che scrisse gratuitamente la bozza dello statuto. Venne il giorno della prima assemblea straordinaria presso lo studio notarile che avrebbe ufficializzato la nascita di Biblionova s.c.r.l., con sede legale – ovviamente – presso l’abitazione di un’altra socia. Per molti di noi la quota sociale (30.000 lire) corrispondeva a poco meno di quello che si racimolava in un mese di lavoretti precari. Era uno strano e diversificato amalgama umano quello che quel giorno si riuniva (Marica giunse in ritardo) : in buona parte coetaneo, distribuito lungo un arco anagrafico di una decina d’anni. Forse anche le aspettative di ciascuno non erano del tutto coincidenti, questo lo si sarebbe compreso in itinere. A differenza di altri simili sodalizi, nati e dissolti con la legge sull’occupazione giovanile, Biblionova non si fermò e proseguì il suo percorso di impresa ; ai 19 fondatori seguì una seconda, e poi una terza generazione. Vent’anni fa, in occasione del primo ventennale, ebbi l’occasione di soffermarmi su quello che per me era stato uno dei contributi più importanti di quel periodo : la possibilità di superare la contrapposizione tra apparato pubblico e mondo delle imprese, che da sempre storicamente caratterizza molte dinamiche del nostro paese. Oggi, dopo altri vent’anni, giunto anche io in vista del termine del mio percorso professionale, confermo la validità di quell’esperienza che mi ha accompagnato nei quasi quarant’anni di servizio di bibliotecario pubblico. Essere nato al lavoro attraverso la cooperativa, attraverso la Biblionova, è stata una sorta di camicia che mi ha seguito quasi cucita addosso. I giorni che viviamo sembrano aver imboccato un percorso involutivo, soprattutto nel settore che più ci interessa in questa sede ; ma se crediamo nella ciclicità delle fasi storiche, è legittimo sperare che quella esperienza, così formativa per molti di noi, possa rinnovarsi con ancora maggior forza e incisività. Auguri Biblionova, a chi c’è, a chi ci sarà, con un ricordo per chi non c’è più. Dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, maggio 2018 Fulvio Silvano Stacchetti
Lavoriamo al progetto di descrizione e digitalizzazione dei programmi dei corsi e dei materiali didattici d’epoca per ICCROM (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali).