Professione

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Tempo di professionalità riconosciuta

Il 20 maggio scorso il Ministero per i beni e le attività culturali ha emanato il decreto che contiene il Regolamento concernente la procedura per la formazione degli elenchi nazionali dei professionisti dei beni culturali dando attuazione alla modifica del Codice dei beni culturali approvata con la legge n. 110/2014.
Ebbene sì, è successo e questi riferimenti normativi testimoniano con chiarezza che finalmente ci saranno elenchi nazionali anche per i professionisti dei beni culturali. Il processo per arrivare a questo risultato è stato lungo e difficile, ma è stato raggiunto un primo ragguardevole traguardo sulla strada del riconoscimento della professione.
Il sito del Ministero ha subito reso noti il Regolamento e le tabelle di inquadramento dei singoli professionisti (antropologo fisico, archeologo, archivista, bibliotecario, demoetnoantropologo, esperto di diagnostica e di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali, storico dell’arte). L’ultimo passo normativo è la pubblicazione dei bandi permanenti a cui partecipare per iscriversi agli elenchi nazionali, previsti in uscita per fine luglio.
La nota del 10 giugno dell’AIB (che ha seguito insieme ad altre associazioni di categoria, come ANAI, l’iter di definizione del Regolamento) chiarisce che questi elenchi saranno il riferimento per i futuri bandi di concorso in tutti i comparti pubblici. Va ricordato che l’iscrizione agli elenchi ministeriali sarà facilitata per coloro che sono iscritti alle associazioni di categoria riconosciute e inserite negli elenchi del Ministero dello sviluppo economico come associazioni professionali in grado di attestare la qualifica professionale.
Facilitante, ma non obbligatorio. Chiunque abbia i requisiti richiesti dalle tabelle ministeriali può partecipare al bando ed essere inserito nell’elenco di riferimento.
Occorre fin da subito leggere attentamente le tabelle predisposte e cominciare a paragonarle con la propria esperienza lavorativa per avere un’idea più chiara delle fasce presenti in cui potersi inserire. Va ricordato che il Ministero valuterà ogni domanda e, in caso di incongruenze, inserirà arbitrariamente il professionista nella fascia inferiore rispetto a quella richiesta.

Alcune associazioni hanno sottolineato dubbi e criticità sulla effettiva rispondenza delle tabelle ai reali percorsi formativi che ogni professionista deve affrontare, proprio per questo si sono impegnate a portare queste osservazioni nelle commissioni che redigeranno i bandi permanenti. Siamo fiduciosi che tutte le indicazioni ragionevoli e sostenute dall’esperienza pluriennale di tanti professionisti vengono ascoltate ed accolte.

Quindi, cari colleghi, analizziamo bene queste tabelle e prepariamoci ad essere ufficialmente riconosciuti nelle nostre professionalità.

Per approfondire:

www.beniculturali.it/elenchiprofessionisti

https://www.aib.it/struttura/osservatorio-lavoro-e-professione/2019/75235-elenchi-nazionali-professionisti-beni-culturali/

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Professione Archivista: registrazione degli interventi del seminario

L’ANAI Lazio in collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato, ha organizzato il Seminario “Provocazioni su un mondo che cambia. L’Archivista: una figura da declinare”, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di norme, processi e strumenti che negli ultimi anni hanno contribuito a delineare in maniera più stabile la figura professionale dell’archivista contemporaneo.

Questo il comunicato che ha accompagnato il ricco programma di lavori della giornata:

«L’archivista non lavora più negli scantinati: è salito ai piani alti, disegna modelli e strategie documentali, coordina flussi, coadiuva i processi decisionali. In breve, governa una componente fondamentale del sistema informativo dell’ente. Talora sale anche più in alto, sul cloud, dove è chiamato a far interagire diversi repository secondo precisi modelli e policy documentarie». Questa giornata seminariale ha un duplice obiettivo: promuovere la conoscenza di norme, processi e strumenti che negli ultimi anni – fino alle recentissime evoluzioni di questi giorni – hanno contribuito a delineare in maniera più stabile la figura professionale dell’archivista; e presentare alcune delle tante voci di coloro che operano nel variegato universo documentale e che agiscono su una materia multiforme svolgendo molteplici attività ibride. Tale varietà compone la figura caleidoscopica dell’archivista o è il segnale di una frantumazione della figura professionale?

L’evento si è svolto il 18 giugno, presso l’Archivio Centrale dello Stato, Piazzale degli Archivi 27, Roma.

Qui di seguito, il video della registrazione degli interventi:

 

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Intervista a Marta De Paolis su Archivoz

E’ stata pubblicata su Archivoz, rivista digitale di contenuto archivistico e documentario, un’intervista a Marta De Paolis: una piacevole passeggiata attraverso il passato, il presente e il futuro della nostra cooperativa e del mondo delle biblioteche e archivi in generale. Ringraziamo Marta Pavón che ha realizzato l’intervista.

Testo dell’articolo

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Video di Giovanni Solimine sui 40 anni di Biblionova

In occasione del quarantesimo anno di attività della Biblionova, il professor Giovanni Solimine ha voluto dedicarci un messaggio di auguri nel quale viene messo in risalto il rapporto di collaborazione e cooperazione tra pubblico e privato che ha contraddistinto da sempre la nostra attività. La storia della cooperativa rappresenta un modello virtuoso di esternalizzazione di qualità, una realtà che ha permesso di dare lavoro a tanti bibliotecari che si affacciavano alla nostra professione e che hanno avuto la possibilità di crescere e fare esperienza.

Ringraziamo Giovanni Solimine dell’amicizia e della stima, che ricambiamo con affetto.
Ad maiora!!!

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Si parla di Biblionova su Biblioteche Oggi!

E’ stato pubblicato su Biblioteche Oggi l’articolo scritto da Silvia Ortolani sull’anniversario dei 40 anni della nostra cooperativa.

“Biblionova compie 40 anni: biblioteche e archivi nella storia di una cooperativa romana”, questo il titolo che l’autrice, consulente e trainer nel settore della comunicazione e delle relazioni, docente dei nostri corsi di formazione, ha scelto per rappresentarci.

Biblioteche, archivi, storia, cooperativa, Roma, parole che ci hanno accompagnato fin dalla stesura dello statuto, siglato il 31 maggio 1978 da 19 soci fondatori.

L’articolo mette in evidenza dalle prime righe, il “modello virtuoso di partnership tra pubblico e privato“, lo spirito collaborativo che ci ha permesso e ci permette di offrire servizi di qualità, la cura del cliente,  la capacità di seguire le trasformazioni del settore, facendo dell’aggiornamento professionale dei soci un punto di forza.

E poi la nascita del settore formazione nel 1989 e le prime commesse per gli archivi nel 1997.

Una storia tutta la leggere, quella della nostra cooperativa “proiettata verso il futuro con la voglia di sempre”, commenta Marta De Paolis, attuale Presidente Biblionova, e, aggiungiamo, con sempre più esperienza e professionalità dei nostri soci e collaboratori!

 

L’articolo è disponibile sul fascicolo di Settembre di Biblioteche Oggi, Vol 36 (2018), solo in abbonamento cartaceo.

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Gli auguri del professor Giovanni Solimine a Biblionova

Il 31 maggio 1978, in uno studio notarile di Viale Parioli a Roma, iniziava l’avventura di Biblionova. 19 soci firmano l’atto costitutivo di una cooperativa “avente per oggetto l’espletamento di ogni tipo di servizi, inteso anche in senso organizzativo, promozionale e di consulenza, in biblioteche ed archivi, mostre e comunque centri culturali pubblici e privati”. Altro obiettivo era “l’aggiornamento e formazione professionale dei propri soci nel quadro di una politica di promozione dell’occupazione giovanile.”
In questi 40 anni il contesto lavorativo ha subito profonde modificazioni, tuttavia le finalità per le quali la cooperativa è nata sono rimaste immutate. Abbiamo avuto la possibilità di collaborare con enti pubblici e privati di ogni genere e dimensione, hanno lavorato per noi oltre 600 persone. Attualmente la nostra compagine sociale è costituita da 49 soci e contiamo tra le nostre fila 22 collaboratori.
Abbiamo condiviso la nostra strada con tanti colleghi e in tanti hanno voluto farci gli auguri e dimostrarci il loro affetto per questo traguardo.
Tra questi il professor Giovanni Solimine il quale ci ha dedicato un video che esprime a pieno lo spirito Biblionova e testimonia il rapporto di collaborazione e cooperazione tra pubblico e privato che ci ha contraddistinto durante questi 40 anni di attività. Lo ringraziamo dell’amicizia e della stima, che ricambiamo con affetto.
Ad maiora!!!

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Biblionova festeggia i suoi 40 anni!

Il 31 maggio, nella splendida cornice del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, con vista sul Foro Romano, Biblionova ha festeggiato il suo 40° compleanno. Soci, collaboratori, committenti, colleghi si sono incontrati per brindare ad una esperienza che li ha uniti in un percorso comune di lavoro e di vita.
Ringraziamo tutti coloro che sono potuti intervenire e tutti quelli che non c’erano ma che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza con messaggi di auguri.
Tra questi ultimi, riportiamo le parole di un socio fondatore, Fulvio Stacchetti, che raccontano gli inizi della cooperativa e testimoniano lo spirito di ieri e di oggi della Biblionova.

QUEI 19 NELLO STUDIO DEL NOTAIO GAETANO GRECO

Cominciò così, esattamente quarant’anni fa; un pomeriggio romano caldo ed assolato, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Argentina. Nei mesi precedenti quel piccolo gruppetto di futuri “ex 285”, assemblato un po’ per caso, aveva cercato di capire cosa volesse dire costituire una cooperativa.
Questa parola riconduceva alla storia italiana del lavoro della fine del secolo precedente, quando lo stato sociale era ancora qualcosa di molto lontano e il mondo del mutualismo cooperativo suppliva in minima parte alle conquiste che le organizzazioni dei lavoratori avrebbero costruito e consolidato negli anni settanta del Novecento.
Prefettura, Lega delle cooperative, lo studio di un commercialista genitore di una nostra compagna di avventura, un avvocato amico che scrisse gratuitamente la bozza dello statuto.
Venne il giorno della prima assemblea straordinaria presso lo studio notarile che avrebbe ufficializzato la nascita di Biblionova s.c.r.l., con sede legale – ovviamente – presso l’abitazione di un’altra socia. Per molti di noi la quota sociale (30.000 lire) corrispondeva a poco meno di quello che si racimolava in un mese di lavoretti precari.
Era uno strano e diversificato amalgama umano quello che quel giorno si riuniva (Marica giunse in ritardo) : in buona parte coetaneo, distribuito lungo un arco anagrafico di una decina d’anni. Forse anche le aspettative di ciascuno non erano del tutto coincidenti, questo lo si sarebbe compreso in itinere.
A differenza di altri simili sodalizi, nati e dissolti con la legge sull’occupazione giovanile, Biblionova non si fermò e proseguì il suo percorso di impresa ; ai 19 fondatori seguì una seconda, e poi una terza generazione.
Vent’anni fa, in occasione del primo ventennale, ebbi l’occasione di soffermarmi su quello che per me era stato uno dei contributi più importanti di quel periodo : la possibilità di superare la contrapposizione tra apparato pubblico e mondo delle imprese, che da sempre storicamente caratterizza molte dinamiche del nostro paese.
Oggi, dopo altri vent’anni, giunto anche io in vista del termine del mio percorso professionale, confermo la validità di quell’esperienza che mi ha accompagnato nei quasi quarant’anni di servizio di bibliotecario pubblico. Essere nato al lavoro attraverso la cooperativa, attraverso la Biblionova, è stata una sorta di camicia che mi ha seguito quasi cucita addosso. I giorni che viviamo sembrano aver imboccato un percorso involutivo, soprattutto nel settore che più ci interessa in questa sede ; ma se crediamo nella ciclicità delle fasi storiche, è legittimo sperare che quella esperienza, così formativa per molti di noi, possa rinnovarsi con ancora maggior forza e incisività.
Auguri Biblionova, a chi c’è, a chi ci sarà, con un ricordo per chi non c’è più.

Dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, maggio 2018″

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Marzo, un mese di appuntamenti con i libri

Se siete bibliotecari, librai, editori, scrittori o se amate semplicemente i libri, preparate le valigie perché il mese di marzo è ricco di eventi interessanti!!!

Si parte da Roma, dove la Casa internazionale delle donne organizza Feminism, il primo Festival dell’editoria delle donne. Dall’8 al 3 marzo tanti appuntamenti intorno alla filiera del libro d’autrice, dalla produzione alla diffusione.

Il 15 marzo potrete scegliere se restare ancora a Roma per seguire all’Auditorium la IX edizione di Libri Come, festa del libro e della lettura che quest’anno avrà come tema la felicità, oppure andare a Milano per Bibliostar 2018, appuntamento annuale rivolto ai bibliotecari e professionisti del settore.
Quest’anno a Bibliostar si parlerà del ruolo formativo della biblioteca, di Digital Reference, Information Literacy, e-learning.

Il mese si chiuderà nella splendida Bologna, con un appuntamento a noi molto caro, la Fiera del Libro per Ragazzi.
Dal 26 al 29 marzo scoveremo le novità editoriali, parteciperemo agli incontri professionali, incontreremo autori e illustratori, andremo alla scoperta delle innovazioni in campo di lettura digitale.

Avremo l’occasione di incontrare tanti colleghi e di tornare con valigie cariche di nuovi libri da leggere!!!

  • Biblionova Società Cooperativa
    Piazza Antonio Mancini, 4
    00196 Roma
    Tel.: 06.3974.2906
    Fax: 06.323.2451
    Email: info@biblionova.it
    PEC: biblionova@pec.it

    Codice Fiscale: 03217650583
    Partita IVA: 01172631002
    Iscr. Trib. n° 2283/78
    C.C.I.A.A n° 428165

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